Gioco d'azzardo

Il gioco d'azzardo (il termine azzardo deriva dall'arabo az-zahr, che significa dado: infatti i più antichi giochi d'azzardo si facevano utilizzando dadi, scommettendo sul numero che sarebbe uscito), consiste nello scommettere beni, per esempio denaro, sull'esito di un evento futuro: per tradizione le quote si pagano in contanti. Giocatore d'azzardo può essere chiunque.

Questo evento può verificarsi nell'ambito di un gioco di società come la roulette o di una gara, come le corse dei cavalli, ma in linea di principio qualsiasi attività che presenti incertezza sul risultato finale si presta a scommesse e quindi può essere oggetto di gioco d'azzardo. Nella rete il gioco d'azzardo prospera: esistono casinò virtuali, siti con le recensioni di questi ultimi, comunità di giocatori e forum di discussione dedicati ad appassionati scommettitori.

Storia

Nello Stato Pontificio, tra Settecento e Ottocento, il fenomeno del gioco d'azzardo venne di volta in volta affrontato in maniera differente dai singoli papi: spesso additato come vizio diabolico, talvolta riconosciuto come “male” incurabile che infettava il popolo, altre volte ancora ammesso, in maniera pragmatica, come fonte di entrate. Alcuni, all'interno della gerarchia ecclesiastica, ritenevano che stroncare il fenomeno fosse un obiettivo impossibile da raggiungere: a tale conclusione era giunta, per esempio, una congregazione di teologi e canonisti, a capo della quale era stato posto il cardinale Giovanni Tolomei, incaricata di fare un'approfondita indagine da papa Clemente XI, nel 1720. Sotto Pio VII si assisté invece a un nuovo tentativo di porre un freno al dilagare dei cosiddetti «Giuochi proibiti», i quali «danni gravissimi» arrecano «alla Società» .

I casinò

Uno dei modi in cui il gioco d'azzardo può essere svolto è tramite i casinò. Giochi tipici dei casinò sono: roulette, blackjack, chemin de fer, slot machine e il baccarat.

I giochi d'azzardo dei casinò e i sistemi di quote delle agenzie di scommesse sono organizzati in modo da favorire il banco, garantendo di fatto alla gestione, per la legge dei grandi numeri, un introito praticamente certo, asintoticamente certo e proporzionale al numero dei giocatori e all'entità delle puntate. Infatti per la legge dei grandi numeri, dall'altra parte del tavolo più a lungo un giocatore gioca, più denaro in media perderà. In alcuni giochi esistono strategie confortate da basi matematiche, quali il Blackjack. In altri giochi, quale il baccarat, le slot machine o il pachinko queste strategie non esistono nemmeno basate sul buon senso, poiché il giocatore nel primo non prende alcuna decisione in merito agli eventi, che potrebbero essere manipolati, nel secondo gli eventi sono equiprobabili, quindi non manipolabili. Ed è così che soprattutto negli USA esistono dei professionisti del gioco. Esistono anche i bari, i quali adottano trucchi e spesso violano le regole per vincere.

Le scommesse

La scommessa viene effettuata tra due o più giocatori su un evento esterno ai giocatori, ossia la scommessa non deve riguardare la volontà di uno dei giocatori altrimenti si parla di affronto.Le scommesse più diffuse riguardano l'ambito sportivo ma si può scommettere in ogni campo. Le agenzie di scommesse possono esercitare la loro attività su tutto il territorio nazionale. Dal dicembre 2001 sono state appositamente autorizzate anche agenzie che gestiscono un gioco di origine anglosassone, bingo, così chiamato dall'esclamazione di un cittadino americano dei primi del Novecento, basato su 90 numeri. Esempi di giochi d'azzardo molto diffusi sono il Lotto, il Totocalcio, la Corsa Tris, il Superenalotto. Da decine d'anni si può scommettere anche su eventi come i festival musicali (Sanremo ed Eurovision Song Contest) e sui reality.

Patologia

Il gioco d'azzardo può diventare una vera e propria patologia, detta "gioco d'azzardo patologico", diagnosticabile e curabile attraverso un'adeguata psicoterapia. Questa patologia spinge a giocare in maniera compulsiva, per vivere l'eccitazione del rischio, che spesso è tanto più forte quanto più alta è la posta: anche se le persone sanno come funziona il mondo del gioco d'azzardo, continuano a giocare senza riuscire a fermarsi, che stiano vincendo o perdendo, finché non hanno perso tutto. Per questo spesso si ritiene che il malato di gioco d'azzardo non giochi per vincere, ma per perdere.

Situazione in Italia

In Italia la legislazione permette il gioco, le scommesse e le lotterie solamente se autorizzate dall'autorità pubblica. Il gioco d'azzardo è in generale vietato nei locali pubblici, secondo la tabella dei giochi proibiti.

Tuttavia con gli inizi del XXI secolo, la prassi dell'installazione di macchine da gioco, quali slot machines e VLT, è diventata frequente in molti locali.

Ricerche economiche hanno evidenziato come il 55% dei giocatori di azzardo, anche occasionali, sono di fatto nullatenenti.

In Italia il gioco d'azzardo rappresenta la terza impresa del paese contribuendo al 4% del PIL .

Profili di diritto civile

Secondo l'ordinamento italiano non è possibile adire l'autorità giudiziaria per obbligare alcuno a saldare debiti di gioco. In particolare l'art. 1933 del C.C. qualifica il debito di gioco come obbligazione naturale: secondo tale disposizione, non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di un giuoco o di una scommessa non proibiti. Tuttavia, i recenti sviluppi tecnologici prevedono in genere il prepagamento della somma di gioco, risolvendo il problema della riscossione degli eventuali debiti su altri livelli di ordinamento. L'ordinamento italiano si limita ad assicurare al creditore di un debito di gioco la minima protezione accordata ai creditori di obbligazioni naturali: quindi, se il debitore decide di non pagare, non è possibile obbligarlo per mezzo della legge, ma a chi abbia pagato un debito di tale origine senza che il gioco fosse "truccato" la legge non riconosce il diritto di chiedere la restituzione della somma, a meno che il giocatore non sia incapace.

Profili di diritto penale

L'art. 718 del codice penale italiano punisce con l'arresto da tre mesi ad un anno e con l'ammenda non inferiore ad euro 206 chiunque tenga un gioco d'azzardo ovvero lo agevoli fuori dei casi di casinò autorizzati e delle navi da crociera naviganti fuori dal bacino del Mediterraneo. Circostanze aggravanti sono l'aver istituito o tenuto una casa da gioco, l'essere stato posto in essere il fatto in un esercizio pubblico, l'essere state impegnate poste rilevanti nel gioco e l'aver partecipato al gioco persone di età inferiore ad anni diciotto. L'art. 720 punisce chi, senza concorrere nel reato ex art. 718, è colto a partecipare ad un gioco d'azzardo. La pena è l'arresto fino a sei mesi o, in alternativa, l'ammenda fino ad euro 516. La pena è aumentata se il reo è sorpreso in una casa di gioco, ovvero in pubblico esercizio, ovvero sono state impegnate poste rilevanti. La condanna non consegue dalla mera condotta: è necessaria la condizione di punibilità dell'essere sorpresi mentre si gioca. La nozione di gioco d'azzardo si trae dal disposto dell'art. 721: sono giochi d'azzardo quelli in cui ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita sono interamente, o quasi, aleatorie. È di pacifica evidenza che sono da riguardarsi quali giochi d'azzardo i dadi e la roulette e che non lo sono gli scacchi. Incerta la natura del poker, perché in esso molto influisce l'astuzia del giocatore. L'esercizio abusivo di scommesse sportive è disciplinato dalla legge n. 401 del 13 dicembre 1989.

Esempi di gioco d'azzardo

  • Baccarà
  • Betting exchange
  • Blackjack
  • Lotteria
  • Lotto
  • Poker
  • Roulette
  • Pachinko
  • Superenalotto
  • Tagò
  • Totocalcio
  • Totogol
  • Totip
  • Trente et quarante
  • Vinci per la vita - Win for Life!
  • Zecchinetta

Voci correlate

  • Banco (gioco)
  • Bisca (gioco)
  • Baratteria (gioco)
  • Casinò
  • Guardia di Finanza
  • Gioco d'azzardo patologico
  • Il gioco non vale la candela
  • Teoria della probabilità
  • Matematica delle scommesse

Published on  August 27th, 2017